4/28/2010 11:58:34 AM   /   bonus.ch - News   /   Assicurazione

Tutelati fino in fondo: strategie per le prestazioni di previdenza

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Non è mai troppo presto per pensare alla previdenza. È importante premunirsi, tanto in vista dell’età della pensione quanto per proteggere i propri cari in caso di decesso o infortunio. L’apertura di un terzo pilastro è il complemento ideale di un valido piano di protezione. Vi sono alcuni fattori cruciali nella pianificazione di questa tappa: quanto siamo in grado di mettere da parte? Con quale cadenza? Vogliamo trovare una soluzione che ci permetta di aumentare il nostro capitale assicurandoci? Che cosa accade alle coppie non sposate? Ecco una panoramica delle questioni fondamentali.

Terzo pilastro: versare contributi secondo il proprio ritmo
Un 3° pilastro bancario 3A vi garantisce ampia libertà nei versamenti, poiché siete voi a decidere quale somma versare. Con un 3° pilastro assicurativo 3A e 3B a premi periodici, avete l’obbligo di versare contributi per un ammontare identico ogni anno; ciò costituisce un vantaggio qualora abbiate difficoltà a fare economie. Il 3° pilastro può essere abbinato a fondi d’investimento che garantiscono un rendimento più cospicuo se i mercati finanziari risultano favorevoli; tuttavia le eccedenze non sono garantite.

Terzo pilastro: qual è la scelta giusta?
Il 3° pilastro assicurativo 3A e 3B prevede prestazioni in caso di invalidità o decesso e l’esonero dal pagamento dei premi in caso di incapacità di guadagno. Si avrà così un capitale di risparmio inferiore ai premi versati, con in più gli interessi maturati (1,75% dal 2010). Questo resta però invariato per tutta la durata del contratto di assicurazione, offrendo così stabilità di rendimenti. Il 3° pilastro bancario 3A assicura un capitale corrispondente ai premi versati più gli interessi (1,75%-2,50% secondo l’offerta).

Convivenza: pianificare la successione

Le coppie non sposate devono adottare particolari precauzioni nella gestione e nella trasmissione del patrimonio. L’AVS non versa rendite al membro superstite di una coppia di conviventi. Dal 1/1/2005, il versamento di una rendita LPP al convivente ha luogo solo se previsto dal regolamento della cassa pensioni del defunto, ma non vi è alcun obbligo di legge in tal senso. Con il 3° pilastro vincolato (3A), dal 1/1/2006 il contraente può designare il proprio convivente quale unico beneficiario se la convivenza è durata almeno 5 anni.

Convivenza: tutte le informazioni sulla rendita per coniugi AVS!

Per una coppia sposata, la rendita per coniugi è la somma delle due rendite individuali AVS. Questa non deve superare il 150% della rendita AVS massima; se ciò avviene, entrambe le rendite individuali sono ridotte in proporzione. In caso di convivenza, invece, l’AVS non versa alcuna rendita al convivente superstite, e se un membro della coppia è senza attività professionale o in prepensionamento, dovrà comunque versare i contributi. In compenso, non vi sarà limite massimo alla rendita per coniugi.

Fonte: bonus.ch, aprile 2010

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