Il terzo pilastro, conosciuto anche con il nome di previdenza individuale privata, è progressivamente divenuto un'esigenza primaria in Svizzera. Questa forma di previdenza colma le lacune degli altri pilastri previsti dal sistema previdenziale, AVS e previdenza professionale, che a questo punto non bastano più a garantire un reddito comparabile a quello della vita attiva nel momento in cui scatta l'età pensionabile.
Soltanto il terzo pilastro (la cosiddetta previdenza "vincolata") garantisce considerevoli benefici a livello fiscale. I contributi sono detraibili dal reddito imponibile fino a un massimo che, per il 2013, è stato fissato a CHF 6'739.- per i lavoratori dipendenti e per gli indipendenti che già contano su un secondo pilastro. Anche nel 2014 l'importo massimo detraibile sarà di CHF 6'739.-.
I contributi per il terzo pilastro vincolato sono generalmente messi da parte su un apposito conto bancario; ma possono anche essere versati presso una compagnia di assicurazioni. È la formula "terzo pilastro assicurativo". Quali sono le particolarità di questa forma di previdenza?
Un pilastro 3a presso una compagnia di assicurazioni ha una praticità doppia: prima di tutto, permette di costituire un capitale di risparmio per la pensione, remunerato a tasso fisso o con fondi di investimento. Per di più, una parte dei versamenti ha lo scopo di finanziare una copertura assicurativa in caso di morte o incapacità di guadagno. Nell'eventualità di un decesso, una somma di denaro - equivalente, nella maggioranza dei casi, al capitale della pensione in caso di vita - è versata ai parenti o eventualmente alle persone indicate dall'assicurato. In caso di incapacità di guadagno, l'assicuratore garantirà il versamento dei premi della polizza in luogo dell'assicurato; questi avrà un capitale garantito al momento della pensione nonostante l'inabilità al lavoro degli anni precedenti.
Il capitale realizzabile alla scadenza con un terzo pilastro assicurativo è al massimo poco più della somma dei premi versati: il tasso massimo garantito fissato dalla FINMA è infatti attualmente molto basso (1,5%, e dal 1.4.2014 scenderà all'1.25%) ed è unicamente applicabile alla parte di premio che finanzia il capitale. Pertanto questa forma di previdenza non implica considerevoli rientri d'investimento o accrescimenti di capitale. È anche vero, tuttavia, che buona parte del capitale generato proviene dai vantaggi fiscali cui si ha diritto nell'ambito del pilastro 3a; inoltre, l'avere al momento della pensione è garantito, poiché il tasso di remunerazione è fisso, mentre il capitale pensionistico previsto nell'ambito di un terzo pilastro bancario è un capitale ipotetico, soggetto alle fluttuazioni del mercato.
Tale configurazione di previdenza vincolata richiede assiduità nel versamento dei premi: l'interruzione dei versamenti o un riscatto dei premi dopo la conclusione del contratto comportano perdite di capitale. Ciò non accade nel caso di un terzo pilastro bancario. È dunque essenziale essere certi di poter pagare il premio prima di stipulare un contratto di questo tipo. Fa ovviamente eccezione l'interruzione del pagamento dei premi per incapacità di guadagno, eventualità coperta, come già accennato, dalla parte assicurativa.
La soluzione di previdenza vincolata con un terzo pilastro presso un'assicurazione è insomma consigliabile a chi, nel risparmio, privilegia l'aspetto della sicurezza: volete proteggere la vostra famiglia in caso di avversità; volete la certezza che il capitale di risparmio sia garantito; volete evitare azzardi dipendenti dalle fluttuazioni del mercato; tenete alla vostra indipendenza e alla vostra sicurezza anche in caso di inabilità al lavoro: un terzo pilastro vincolato presso un assicuratore è la miglior decisione che possiate prendere.
Non esitate a confrontare gli assicuratori: anche se il tasso garantito è attualmente identico per tutte le compagnie, le spese di acquisizione e di gestione, così come le condizioni in caso di riscatto, sono soggette ad estrema variabilità ed alla scadenza possono sussistere pesanti differenze di capitale.
È possibile ripartire l'ammontare massimo di contributi detraibili su più forme di previdenza, per beneficiare degli specifici vantaggi di ognuna di esse; una ripartizione dei vostri averi previdenziali su più conti vi consentirà, di riflesso, di distribuire su diversi anni il vostro capitale di pensione: in effetti, il prelievo del capitale di previdenza è consentito a partire da cinque anni prima dell'età della pensione prevista per legge. Potrete inoltre approfittare di un'imposizione fiscale distinta per ognuno dei capitali, il che costituisce un evidente vantaggio.
Consultate la nostra rubrica sul terzo pilastro e confrontate i tassi!
Fonte: bonus.ch, Patrick Ducret