11/14/2011 4:22:24 PM   /   bonus.ch - News   /   Finanza

FAQ: Recentemente abbiamo iniziato a costruire casa, e pensiamo di trasformare il nostro credito personale in mutuo. Può darci dei consigli?

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Se costruite casa, potete richiedere il consolidamento parziale del vostro credito di costruzione. Potrete così trarre profitto dalle condizioni attuali per bloccare una parte del vostro debito. In linea di principio è anche possibile bloccare i tassi con uno o due mesi di anticipo per gli importi parziali. Il solo inconveniente di questo procedimento è che vi vincola automaticamente all'istituto che vi ha concesso il credito di costruzione. Ciò significa che, alla fine del cantiere, cioè al momento del consolidamento, non potrete far giocare la concorrenza.

Potete anche richiedere un mutuo ipotecario presso il vostro attuale istituto e presso gli istituti concorrenti per il termine della costruzione. Reiterate questa richiesta ogni tre mesi. Non appena giudicate l'offerta conveniente, starà a voi determinare, in funzione dell'evoluzione dei tassi, se affrontare il rischio di aspettare ancora tre mesi (o anche meno), oppure se preferite bloccare il tasso, con il vantaggio di una maggiore sicurezza e lo svantaggio di una possibile perdita di guadagno. La vostra banca vi fatturerà un “forward”, cioè una maggiorazione per bloccare il tasso, che si aggiungerà al tasso del giorno. Più lunga è la scadenza, più alto sarà il forward, e più caro il tasso. Il tutto è calcolato secondo la scadenza e la durata scelte. Generalmente le banche non fanno offerte per scadenze che superano un anno.

Occorre anche fare attenzione alla data di uscita dei fondi, che dovrà corrispondere con la data di fine lavori. Se avete bloccato il tasso, un ritardo nei lavori di costruzione potrebbe essere problematico. Nel momento attuale, i tassi fissi sono bassi, dunque si tratta di una soluzione interessante. Ma non vi offre la stessa libertà di un tasso variabile che può essere rimborsato in ogni momento, con breve preavviso. Di solito, il preavviso è di sei mesi.

Considerato il basso livello dei tassi, è inevitabile prevedere che finiranno con il risalire. Tuttavia, con le attuali condizioni economiche, è difficile dire quando ciò avverrà. La decisione di bloccare o meno il tasso dipende dunque davvero dalla vostra possibilità o voglia di rischiare. O scegliete un tasso bloccato e privilegiate la sicurezza, oppure scegliete una versione flessibile con un Libor e risparmiate sugli interessi ma accettate il rischio di dover bloccare il tasso non appena accenni a un rialzo.

Questo consiglio è fornito da Frédéric Luescher di Immo-Consulting, il nostro specialista in ipoteche. Per ulteriori informazioni sui mutui ipotecari, appuntamento sulla nostra rubrica ipoteche.

Fonte: bonus.ch, novembre 2011

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