Camere divise sulle cure integrate

Gli Stati: casse malati senza l'obbligo di proporle

BERNA - Il «managed care» piace agli svizzeri, ma divide le Camere. Contrariamente al Nazionale, secondo gli Stati le casse malattia non devono essere costrette a offrire modelli alternativi d'assicurazione. Con 21 voti contro 14, il Consiglio degli Stati ha infatti deciso di stralciare questa disposizione obbligatoria dalla revisione della Legge sull'assicurazione malattia (LAMal).

Per essere certo che la promozione delle reti di cure integrate non restasse lettera morta, il Consiglio nazionale aveva deciso di costringere gli assicuratori a proporre almeno un modello di assicurazione legato a questa forma di «managed care». I «senatori» hanno però respinto quest'obbligo. Non è corretto imporre agli assicuratori misure a favore delle reti di cure integrate quando nessuna pressione è esercitata sui fornitori di prestazioni, ha affermato Christoffel Brändli (UDC/GR). Secondo Urs Schwaller (PPD/FR), per aumentare la quota di assicurati che sceglie un modello alternativo occorrono incentivi finanziari, ma non si devono penalizzare le casse. La minoranza, sostenuta anche dal consigliere federale Didier Burkhalter, ha lottato invano contro questa visione: «Non possiamo lamentarci degli aumenti dei premi nel mese di ottobre e poi rifiutarci di agire nel mese di dicembre», ha sostenuto Christine Egerszegi (PLR/AG). Il dibattito continua.

Fonte: CdT.ch (Corriere del Ticino), dicembre 2010