La nuova Opel Zafira Tourer si rivela essere ben più che il successore del vecchio modello a sette posti: va a completare la serie costituendo l'offerta premium del costruttore.
In teoria, non era previsto. Al momento della progettazione del successore per il monovolume campione di vendite (2,2 milioni di unità), la nuova Zafira, con il suo frontale a forma di boomerang come quello dell'Ampera, doveva essere soltanto più chic, più grande, più flessibile e più efficace. “Ma nonostante l'annuncio del nuovo modello, la richiesta per il modello esistente non accennava a diminuire” racconta il Product Manager Lars Steinweg. “Così, abbiamo optato per una produzione in parallelo di entrambi i modelli”.
Il modello precedente è attualmente, in Svizzera, Zafira Enjoy, ed è disponibile a partire da 32 250 franchi (1.6), al netto dello sconto Euroflex. Uno sconto logicamente ridotto sul nuovo modello, la Tourer, disponibile a partire da 33'000 franchi (1.4).
Ma il prezzo non è ingiustificato: dopotutto, la Tourer fa davvero tutto, e fa tutto un po' meglio. Il sorprendente concetto “7 posti” apre la strada ad una versatilità ancora maggiore, in particolare sulla seconda fila di sedili: una semplice manipolazione, ed ecco un confort degno della business class.
Non soltanto è possibile abbattere il sedile centrale, ma persino trasformarlo in un comodo bracciolo, che consente ai sedili esterni di rientrare verso il centro dell'abitacolo. Con un difetto, però: guide e cerniere dei sedili liberamente accessibili e soprattutto scoperte. Non è certo l'ideale per scarpe e abiti.
I sedili sono rigidi ma confortevoli. Un'atmosfera di luce e leggerezza è garantita dall'ampia superficie vetrata su tutti i lati e sul tetto dell'abitacolo. Guidatore e passeggero avanti godono della vista offerta dal parabrezza panoramico. I sottili montanti ad A, concetto ispirato alla Citroën C3 Picasso, contribuiscono a una panoramica perfetta.
Il sistema di scorrimento della console centrale, ripreso dalla sorella minore Meriva, permette di disporre di vani portaoggetti scorrevoli su tre livelli. Sul modello che abbiamo provato, il funzionamento si è tuttavia rivelato non ottimale. Il portabiciclette a scomparsa sul retro può ora accogliere fino a quattro biciclette – o due biciclette elettriche, più pesanti.
Vivace sulla strada
La nuova Zafira ci ripresenta la gamma di motori attuale: un turbodiesel 2.0 con tre livelli di potenza, da 110 a 165 CV, così come il celebre 1,4 litri turbo benzina dell'Astra, da 120 o 140 CV, sono disponibili per il lancio. Tutti i modelli che comprendono il pack ecoFLEX sono equipaggiati con il sistema Stop/Start.
Il più potente diesel, il modello più apprezzato alle nostre latitudini, consente una guida vivace una volta superato il “turbo-lag” dei regimi bassi grazie all'uso intensivo della sesta marcia.
Il telaio monta l'assale anteriore di Insignia e vi aggiunge un assale semirigido e un parallelogramma di Watt nella zona posteriore. In viaggio, l'ammortizzazione settata sulla modalità “Tour” permette una guida comoda e piacevole, ma senza notevoli differenze rispetto alla modalità standard. Molto più agile, invece, è la modalità “Sport”, con una risposta più accentuata dell'acceleratore.
Anche la Tourer conferma la tendenza a dotarsi di un numero sempre maggiore di sistemi di assistenza alla guida. Adaptive cruise control (ACC) per il mantenimento di una velocità di crociera costante, traffic sign recognition che consente di identificare i pannelli stradali e avviso di angolo cieco laterale Side Blind Spot alert, prezioso in caso di cambio corsia. Il tutto a un prezzo che supera davvero di poco quello del predecessore, segno che quest'ultimo è ancora un veicolo di prima scelta.
La terza Zafira, insomma, ha la stoffa del bestseller, proprio come i suoi predecessori. Rispetto alla seconda generazione della gamma, ha guadagnato in spaziosità ed è migliorata su tutti i livelli. Il mantenimento della produzione del modello precedente potrebbe frenarne un po' il successo. Ma l'importante per il marchio è che i conti tornino!
Articolo proposto in collaborazione con Auto-Illustrierte, adattato dal francese da bonus.ch
Fonte: bonus.ch, febbraio 2012